Per consultare la prima parte di questa guida cliccate Guida alle detrazioni fiscali sugli interessi del mutuo.
AGGIORNAMENTO 30 MAGGIO: Rinviata la scadenza per la presentazione del Modello 730 per la Dichiarazione dei Redditi
AGGIORNAMENTO 31 MAGGIO Prorogate le detrazioni fiscali per ristrutturazione casa e riqualificazione energetica
NEWS 27 giugno: Bonus fiscali acquisto elettrodomestici
NEWS DI GIUGNO: Spread bancario sui mutui sempre alto.
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Calcolo detrazioni fiscali interessi passivi del mutuo
Per calcolare la cifra su cui si ha diritto alla detrazione, dovete usare la formula (COSTO ACQUISTO IMMOBILE per INTERESSI PAGATI NELL’ ANNO FISCALE) diviso CAPITALE DATO IN MUTUO; su tale cifra si applica la detrazione del 19%: quindi moltiplicando questa cifra per 0,19 saprete appunto il totale della detrazione fiscale che vi spetta per quest’ anno.
Ricordate che la detrazione fiscale vale solo se il mutuo casa che avete domandato non è superiore al valore dell’ immobile --> anzi no! Il mutuo può anche essere superiore, ma gli interessi passivi si calcoleranno allora solo sulla proporzione tra valore della casa e il valore del mutuo.Per varie altre detrazioni che ilportafoglio.info ha già spiegato vi segnaliamo le guide Detrazioni Irpef - Detrazioni fiscali spese mediche - Imu e Irpef fondiaria - Detrazioni prima casa - Detrazioni fiscali ristrutturazioni edilizie - Detrazioni affitto casa - Deduzioni e detrazioni fiscali per le assicurazioni - Familiari a carico: le detrazioni fiscali
Mutuo cointestato, detrazioni interessi passivi
Le detrazioni fiscali spettano in questo caso per ogni titolare del mutuo (ogni cointestatario) a prescindere da quale siano le sue quote di proprietà della casa acquistata: insomma si calcolano solo sulle proporzioni del mutuo, dunque se il mutuo è cointestato ma solo uno lo rimborsa, allora le detrazioni spettano solo a questo; d’altra parte, de ad esempio due coniugi acquistano l’ abitazione principale cointestata al 50% ma solo uno è titolare del mutuo, solo a questo spettano le detrazioni sugli interessi passivi del mutuo.
Ricordate che la detrazione massima è di 4000€, anche se si è titolari di più mutui.
Detrazioni fiscali mutuo, coniugi separati o divorziati.
Se vi è stato un divorzio legale, al coniuge che è titolare/contitolare del mutuo ma ha dovuto lasciare la casa/abitazione principale/dimora abituale, le detrazioni spettano solo se in tale casa dimorano anche dei familiari a carico.
Anche se i coniugi sono separati, se il mutuo è cointestato spetta ad ognuno il 50% delle detrazioni fiscali (massimo 2000€ quindi), mentre se il mutuo è pagato da solo uno anche se cointestato, a questo spetta il 100%.
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Detrazioni fiscali per un mutuo acquisto casa a moglie o figli a carico
Se i coniugi sono contemporaneamente cointestatari del mutuo e proprietari dell’ immobile (in cui il figlio a carico stabilisce la residenza, la dimora principale), le detrazioni sono per entrambi come nei casi già spiegati, altrimenti spettano solamente a quello che è sia proprietario dell’ immobile e intestatario del mutuo (dunque anche se la situazione è che il mutuo è cointestato e pagato da entrambi ma la casa è solo di uno, oppure viceversa anche se il mutuo non è cointestato o non pagato da entrambi ma la casa è in comproprietà).
NB: In questo caso si deve considerare sempre i principi che consentono la detrazione degli interessi passivi ossia la titolarità del diritto di proprietà dell’abitazione e l’intestazione del contratto di mutuo: ovvero non si può comprare casa ed intestarla i figli e mantenere il diritto alla detrazione degli interessi sul mutuo; tuttavia è possibile comprare casa, intestarci il mutuo e destinarla all’abitazione principale di un figlio o di un familiare.
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Rinegoziazione o surroga del mutuo, detrazioni fiscali
Ricordiamo che si possono portare in detrazione, in OGNI caso qui analizzato, sia gli interessi passivi che le spese accessorie del mutuo, come spiegato anche nella prima parte di questa guida; comunque, in caso di rinegoziazione o di surroga del mutuo per acquisto abitazione principale, la detrazione sugli interessi passivi spetta per un importo più elevato rispetto a quello che sarebbe risultante considerando la quota residua di capitale del precedente mutuo incrementata delle spese e degli oneri accessori per l’ estinzione del primo mutuo e l’ accensione del secondo.
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Per concludere precisiamo cosa si intende per abitazione principale (è questo il termine corretto, non “prima casa”): la condizione principale è che il contribuente vi dimori abitualmente, eventualmente anche con i familiari a carico o magari proprio solo i familiari a carico; ciò è molto importante in quanto presta il fianco alla detrazione degli interessi passivi del mutuo anche al soggetto che pur essendo intestatario del mutuo e dell’immobile non ci vive perchè ci vive un suo familiare anche se non a carico. Per familiare inoltre è sempre bene ricordare che si intendono i parenti entro il terzo grado ed affini entro il secondo, compreso anche il coniuge.
Infine: l’acquisto della casa da adibire ad abitazione principale per cui si accende un mutuo deve avvenire o nell’anno di imposta anteriore all’accensione o in quello successivo.
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