venerdì 29 marzo 2013

Il TAEG e l' ISC di mutui e prestiti

Quando si guarda al tasso di interesse di un finanziamento, ci troviamo di fronte a due voci, ovvero al TAN ed al TAEG: vediamo in questa guida in cosa consiste la seconda voce che, in definitiva, è quella a cui guardare per valutare la convenienza di un prestito o di un mutuo; è questa la voce-interessi che dovete considerare per le detrazioni fiscali sugli interessi passivi del mutuo.

Speciale mutui: Migliori mutui tasso fisso  -  Migliori mutui tasso variabile  -  Migliori mutui tasso variabile con cap

Come abbiamo detto in Tasso Annuo Netto (TAN) di mutui e prestiti  e in Lo spread di mutui e prestiti, quando si parla del tasso di interesse di un finanziamento occorre una certa precisione, perché sono diverse le voci che compongono il TAEG, ovvero il tasso annuo effettivo globale, dato dalla somma tra tasso di interesse del capitale, cioè il TAN (tasso annuale netto, ovvero l’ Euribor o il tasso BCE per i mutui variabili, l’ IRS per i mutui fissi), più lo spread, più le spese accessorie: quindi si può dire che il TAN è il tasso di interesse annuo al netto delle spese e del guadagno (lo spread) della banca.

Il TAEG è cosi  definito dal D.M. 8 luglio 1981 come un indicatore sintetico del costo totale del credito (mutuo o prestito che sia): tramite una esatta equazione algebrica se ne definisce il valore sino all’ottava cifra decimale.
E’ con il TAEG che si devono confrontare le varie proposte di mutui e prestiti per capire quale è la più conveniente! Si può anche usare l’ ISC, ovvero indicatore sintetico di costo, in quanto in questo settore coincide con il TAEG (entrambi, assieme al TAN, le spese accessorie e lo spread, vanno dichiarati dalle banche nei fogli informativi e nei contratti).
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