venerdì 29 marzo 2013

Mutui e prestiti: cosa è lo spread bancario

I tassi di interesse totali di mutui e prestiti, ovvero il TAEG, comprende più voci: c’è il tasso di interesse vero e proprio, il TAN, ci sono le spese accessorie, ed infine c’è lo spread bancario, che rappresenta il guadagno reale della banca.

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Spread significa in sostanza differenza (come potete capire pensando allo spread tra BTP italiani e Bund tedeschi: è la differenza tra i rendimenti dei titoli di stato), ma anche ricarico: si tratta di una maggiorazione, espressa in punti percentuale, che le banche fanno ai tassi di interesse Euribor o Irs dei mutui per guadagnare su quello che vi danno come mutuo o prestito (infatti la quota del ‘tasso variabile’, cioè l’ Euribor, o del ‘tasso fisso’, cioè l’ Irs, la banca non lo incassa ma lo deve restituire all’ istituto che le ha dato il denaro: le banche europee si prestano denaro tra di loro e lo ricevono dalla BCE).

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Lo spread bancario in teoria rimane fisso per tutta la durata del piano di ammortamento, ma ci sono sempre anche contratti di mutuo che consentono che sia modificabile: fate attenzione quindi.

Lo spread è comunque variabile non solo da finanziamento a finanziamento, da banca a banca, ma anche in base al cliente e a che tipo di mutuo o prestito questo richiede: più il cliente offre garanzie e più lo spread sarà basso, visto che la banca valuta meno rischioso il concedere il mutuo; ad esempio, se domandate un mutuo al 50% del valore della casa perché avete già i soldi per il restante 50%, è chiaro che offrite più garanzie che se invece domandaste un mutuo all’ 80% perché non avete abbastanza liquidità.
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