Secondo i dati diffusi dal Fisco, la metà dei contribuenti Irpef ha un reddito Isee dichiarato da 15.723€ lordi ed un quarto di questi in realtà non paga nulla perché ha un reddito imponibile sotto la soglia minima per la tassazione (quasi 10 milioni di cittadini); invece i “ricconi” con redditi oltre i 300.000€ sono circa 28mila,
Imu e Irpef fondiaria: che rapporto c'è? Agevolazioni Imu Detrazioni fiscali figli a carico Gli assegni familiari Detrazioni fiscali affitto casa Detrazioni fiscali ristrutturazione casa Multe: come far ricorso
Se come detto circa metà italiani hanno un reddito dichiarato intorno ai 15000€, circa nove contribuenti su dieci hanno un reddito complessivo sotto i 35.601€ lordi annui; il 5% dei più ricchi contribuenti è possessore di un reddito pari al 22,9% di quello complessivo: lo stesso che è del 55% dei più poveri contribuenti.

I “paperoni” d’ Italia, cioè appunto chi ha un reddito Irpef oltre i 300.000€, devono pagare il contributo di solidarietà pari al 3%: il totale è un gettito da 260 milioni di euro, per circa 9000€ di media a testa.
A pagare qualcosa di Irpef è circa il 76% di chi invia la dichiarazione dei redditi: in media pagano 4800€; ne consegue dunque che 9,7 milioni di italiani hanno una imposta netta pari a zero.
Social card 2013 Bonus bolletta gas 2013 Bonus bolletta elettricità 2013 Bonus bebè 2013 Aspi disoccupazione
Infine, la distinzione per lavoratori: se gli autonomi dichiarano un reddito medio che è il doppio dei lavoratori dipendenti (42.280€ contro 20.020€) e circa il triplo dei pensionati (15.500€), fa clamore come la media per gli imprenditori sia di 18.844€; ma il totale dell’ Irpef versato è così suddiviso: 54,5% dai lavoratori dipendenti, il 25,5% dai pensionati, il 6,7% dagli autonomi.
Tweet