venerdì 22 febbraio 2013

Assegni familiari: tutto quello che c'è da sapere

L’ assegno familiare è una importante prestazione sociale che viene richiesta da milioni di famiglie ogni anno: nel solo 2011 sono stati spesi quasi 5,5 miliardi di euro per gli assegni a nuclei familiari; vediamo qui alcune importanti formazioni sugli anf.

AGGIORNAMENTO: assegni familiari 2013/14, livello reddito e importo: i nuovi valori dal 1 luglio 2013

Cosa è l’ assegno familiare?
L’ assegno per nucleo familiare è un sostegno al reddito che viene riservato alle famiglie in base al reddito dichiarato e alla composizione familiare. In sostanza è un trasferimento di denaro che si riceve nella forma di retribuzione o pensione o direttamente dall’ Inps.

Chi ha diritto all’ assegno familiare?
Possono domandare l’ anf queste categorie di lavoratori: i lavoratori dipendenti non agricoli, i parasubordinati, i pensionati (esclusi quelli da lavoro autonomo) e i disoccupati; il reddito della famiglia non deve superare la soglia fissata ogni anno in relazione alla composizione della famiglia stessa.
Come si considera il nucleo familiare per l’ assegno?
Possono far parte del nucleo familiare e quindi concorrere alla determinazione della composizione della famiglia, che ribadiamo influenza l’ entità dell’ assegno familiare: la persona che richiede l'assegno, il coniuge non legalmente ed effettivamente separato, i figli (anche quelli adottivi o nati dal precedente matrimonio del coniuge) se di età inferiore a 18 anni oppure maggiorenni ma inabili, fratelli, sorelle e nipoti orfani sempre se minorenni o maggiorenni inabili (figli, fratelli sorelle e nipoti non devono essere coniugati); rientrano anche i figli tra 18 e 21 anni se studenti o apprendisti, solo se i figli sotto i 26 anni sono più di quattro. Importante: dato che si considera nucleo familiare anche quello composto da genitori non conviventi, i componenti del nucleo familiare possono non convivere anagraficamente con il richiedente, ed anzi possono anche non risiedere in Italia e non è richiesto nemmeno che siano a carico del richiedente, salvo il caso dei nipoti in linea diretta. Inoltre: fa parte del nucleo familiare solo il coniuge non separato del richiedente: questo vuol dire che in caso di semplice convivenza uno dei due genitori può richiedere l'assegno senza tener conto del reddito dell'altro, e dunque può avere diritto ad un importo maggiore; naturalmente solo uno dei genitori può richiedere l'assegno in relazione ai figli.

Come si determina l’ assegno familiare?
Intanto dipende dal tipo di famiglia e dal numero di componenti il nucleo familiare, poi ovviamente il reddito è condizione importante: più basso e maggiore sarà l’ importo dell’ assegno (ovviamente, se il reddito supera una certa soglia, il diritto viene meno); in luglio l’ Inps aggiorna le tabelle dei livelli di reddito. AGGIORNAMENTO: assegni familiari 2013/14, livello reddito e importo: i nuovi valori dal 1 luglio 2013

Qual è il reddito da considerare per l’ assegno al nucleo familiare?
Questo è, come si capisce, un fattore fondamentale: deve essere il reddito complessivo dei membri della famiglia (nuovo ISEE), includendo anche se superano i 1032,91 euro, anche quelli esenti da imposta, oppure tassati separatamente, come ad esempio i redditi da capitale; invece sono esclusi i tfr, le rendite Inail, alcune indennità sociali. Si deve calcolare il reddito dell’ anno solare precedente al luglio da cui iniziano le tabelle Inps: quindi per l’ anno luglio 2012 - luglio 2013 si calcola il reddito 2011.
Assegno familiare: gli arretrati?
E’ possibile richiedere gli arretrati dell’ assegno nucleo familiare per i cinque anni precedenti al momento della domanda che va presentata al datore di lavoro.

Quando domandare l’ assegno nucleo familiare all’ Inps?
Ovviamente quando non si ha un datore di lavoro: faranno domanda di assegno familiare all’ Inps i pensionati, i lavoratori domestici, i disoccupati, i lavoratori parasubordinati iscritti alla gestione separata.
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