Conto cointestato: firma congiunta o disgiunta, spese e vantaggi

lunedì 25 marzo 2013

Con un conto corrente cointestato si ha la possibilità di spendere meno per quel che riguarda il canone mensile o annuale del conto ma anche per l’ imposta di bollo; inoltre si hanno anche più possibilità di accesso a fidi bancari, alla consultazione del saldo ecc…
I conti cointestati possono essere a firma congiunta o a firma disgiunta (firma congiunta detta anche firma doppia): vediamo subito che differenze ci sono, poi quali vantaggi può dare un conto corrente cointestato.

Conto corrente cointestato: firma congiunta e firma disgiunta
Un conto corrente cointestato può avere due intestatari o anche di più: con la firma disgiunta i titolari possono effettuare qualsiasi operazione (prelievo, versamento, bonifico…) in piena autonomia, senza alcuna necessità dell’ accordo con l’ altro o gli altri co-titolari del conto corrente (tranne la chiusura ovviamente); invece per un conto cointestato con firma congiunta o firma doppia, ogni operazione richiede che ogni cointestatario dia il proprio consenso appunto firmando.

Per avere un conto corrente cointestato si deve, all’ apertura dello stesso oppure in seguito se si prende poi la decisione di cointestarlo, fare il deposito dello specimen di firma: in altre parole consegnare alla banca un originale della propria firma per i controlli.

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I vantaggi e le spese di un conto corrente cointestato
Con un simile conto corrente ogni titolare può ad esempio avere accesso al fido bancario: anzi, le somme accessibili possono essere maggiori che in caso di un conto con un solo intestatario.
Per quel che riguarda le spese, avere un conto cointestato consente di ridurle rispetto che avere due o più conti separati: il canone sarà uno solo come del resto si paga una sola imposta di bollo sul conto.


Sembra una battuta, ma siccome ci è stato chiesto specifichiamo che i tassi di interesse di un conto corrente cointestato non sono superiori a quelli di un conto con un solo titolare.
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