Aprire un conto corrente all' estero conviene? è legale? ci sono dei vantaggi fiscali?

martedì 25 dicembre 2012

Sono in molti a chiedersi se sia legale aprire un conto corrente all’ estero pur guadagnando, lavorando in Italia: la risposta è che sì, è legale… se fatto legalmente! Ma conviene?  Completate la trattazione leggendo anche le due seguenti guide: Conto corrente all' estero, tasse e dichiarazione dei redditi Conti correnti esteri, o conti deposito o libretti di risparmio: quale regime d' imposta di bollo - Conto corrente estero e controlli del Fisco: le novità 2013

A causa della crisi, dell’ incertezza finanziaria e della tassazione nel nostro amato ma problematico Paese, sempre più italiani si chiedono “E se aprissi un conto corrente all’ estero?”: per tutelare i propri sudati risparmi, potrebbe anche essere una soluzione; vediamo allora come è possibile farlo rispettando tutte le leggi e quali sono gli eventuali vantaggi. Consigliamo, per una informazione in più sulla situazione italiana, così da valutare con maggior certezza cosa fare, la guida Fallimenti banca e conti: quali tutele

Aprire un conto corrente all’ estero: adempimenti fiscali e legali
Per fare tutto secondo le leggi, occorre trasferire i soldi dal proprio conto in Italia a quello estero tramite un bonifico bancario, così che tutto sia tracciato ai fini anche della dichiarazione dei redditi: infatti, se si trasferiscono oltre i 10.000€ in un anno, occorre comunicare al Fisco; che il conto corrente estero sia dentro o fuori l’ UE, bisogna sempre pagare le tasse sugli interessi e la patrimoniale sui conti esteri introdotta dal governo Monti nel 2012.
Consigliamo inoltre la lettura di queste mini-guide:  Controlli su conti correnti, carte di credito ecc... al via il 24 giugno - Conti correnti e truffe: come difendersi - Norme antiriciclaggio, anagrafe conti e liquidità sospette

Aprire un conto corrente estero: quali vantaggi
 Dipende dal paese scelto e da cosa si va ricercando: per avere tassi di interesse, rendimenti più elevati, allora in certi piccoli paesi europei ci sono conti deposito con rendimenti fino al 10%; aprire un conto corrente, o deposito, in paesi della UE comunque non mette al riparo da eventuali collassi dell’ euro o da un default dell’ Italia: essendo appunto paesi dell’ Unione perché il nostro Stato potrebbe sempre intaccare in quel caso le somme depositate in paesi “fratelli”; allora la soluzione rimane la classica Svizzera o comunque altri solidi paesi fuori dall’ Eurozona.

Il redditometro-redditest monitorerà anche i denari su conti esteri, su carte di credito anonime su conti esteri?
Certamente, se avete fatto tutto in maniera legale, ovvero tramite bonifico bancario come detto sopra: in questo caso lo Stato ed il nostro Fisco sono a conoscenza delle liquidità trasferite all’ estero.

Con conti esteri di “appoggio” tipo PayPal si possono nascondere i soldi dallo Stato e dal Fisco?
In questo caso, che comunque è legale, siamo di fronte comunque ad un settore che ancora non ha una normativa specifica e ben definita: ma basta specificare che in ogni caso il trasferimento dal conto corrente in Italia a quello estero tipo PayPal avviene tramite bonifico on line per capire che il tutto è comunque visibile; poi tali conti non danno alcun rendimento, nessun tasso di interesse.

Tirando le somme: aprire un conto corrente all’ estero per i fattori “rendimenti” e “sicurezza contro un crollo finanziario” conviene se in paesi come la Svizzera e comunque fuori dall’ UE, mentre per quel che riguarda la tassazione cambia poco o nulla, se fate tutto legalmente. 
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