martedì 5 marzo 2013

Conti correnti esteri, o conti deposito o libretti di risparmio: quale regime d' imposta di bollo

Avere all’ estero un conto corrente, oppure un conto deposito, un libretto postale, rende soggetti al pagamento della Ivafe, ovvero della Imposta Attività Finanziarie detenute all’ Estero: cerchiamo allora di dare alcune indicazioni in merito, perché la tematica è alquanto complessa.

Per quel che riguarda i conti correnti o i libretti di risparmio detenuti in Italia c’è da pagare l’ imposta di bollo fissa da 34,20€, mentre per i conti deposito o i buoni fruttiferi postali la nuova imposta di bollo/mini patrimoniale (progressiva: in percentuale alle liquidità detenute); ma per tali attività se detenute all’ estero scatta allora il regime dell’ Ivafe: in questo caso il risparmiatore-investitore deve un po’ arrangiarsi per venire a capo della situazione.

Le difficoltà nascono dal dover distinguere appunto tra conto deposito,conto corrente e libretto di risparmio, in quanto se queste “terminologie” per i prodotti italiani sono chiare e univoche, diversamente può accadere per quelli detenuti all’ estero: potrebbe dunque capitare che ad un controllo del Fisco, magari effettuato da un funzionario poco avvezzo alla materia in questione, ci siano problemi nel conteggio dell’ imposta di bollo applicata (quella fissa o quella progressiva?).
Vediamo allora di dare delle delucidazioni basate sulla circolare Ivafe.


Conto deposito o conto corrente all’ estero?
Certo per un risparmiatore informato è molto facile distinguere tra conto deposito e conto corrente, ma qui stiamo cercando di dare indicazioni in caso di controlli fiscali, per evitare problemi che non dovrebbero esserci! Se entrambi i prodotti sono dotati di IBAN (ovvio) hanno però diverse possibilità operative e di remunerazione: le norme italiane mettono i conti deposito nella categoria “altre attività finanziarie” (come i titoli per esempio; ma forse in futuro tutto potrebbe cambiare); comunque in caso di controlli per spiegare perché ad un conto corrente estero avete pagato l’ imposta di bollo fissa o, viceversa, ad un conto deposito estero quella progressiva, basterà rispondere che la differenza tra i due tipi di conto sta nella remuneratività, non nei servizi tipici offerti (carte, domiciliazioni ecc…): i conti deposito hanno appunto nella remuneratività il loro scopo principale.
Conto deposito o libretto all’ estero?
Ovviamente non faremo la distinzione tra libretto di risparmio o conto corrente estero, in quanto i due prodotti sono assogettati alla stessa imposta di bollo da 34,20€: la distinzione è dunque tra libretto e conto deposito estero, visto che il secondo paga l’ imposta di bollo/mini patrimoniale progressiva e quindi un funzionario fiscale poco esperto potrebbe chiedere perché per libretto di risparmio è stata pagata appunto quella fissa e non quella progressiva. Un tale problema potrebbe sorgere ad esempio perché in Francia il conto deposito è chiamato “livret” o “compte sur livret”. Comunque, un libretto di risparmio, secondo la definizione italiana, non ha Iban, è anche un documento cartaceo, non può far eseguire bonifici: il conto deposito (e dunque anche un “livret” francese) ha appunto Iban, consente i bonifici ecc…
Tweet