Infatti le quattro grandi d’ Italia, cioè Tim, Vodafone, Wind e Tre, hanno chiesto all’ Autorità per le Comunicazioni di porre dei paletti alla portabilità del numero, fattore che una decina di anni fa le stesse compagnie telefoniche (di allora, in parte diverse dalle attuali) vollero incrementare per aumentare la concorrenza e potersi “rubare” a vicenda i clienti.
Anche si chiede di intervenire sulla portabilità del numero per la linea fissa o per gli abbonamenti dopo il periodo di vincolo.
Ovviamente l’ interesse è sempre commerciale: i passaggi da un operatore all’ altro consentono appunto di usufruire periodicamente di promozioni e le compagnie low cost come ad esempio Bip Mobile e anche Poste Mobile stanno cominciando portare via parecchi clienti alle “Big Four”.
Ma Antonio Preto, al vertice dell’ AgCom, ha già dato parere negativo in quanto la maggior concorrenza è un bene per i consumatori (come potete leggere in Confronto tariffe Vodafone, Tre, Tim, Wind quello telefonico è tra i pochi settori che hanno goduto di veri ribassi grazie alle liberalizzazioni) e comunque la portabilità del numero è un diritto sancito a livello di Unione Europea.