lunedì 8 aprile 2013

Finanziamenti: i prestiti personali, caratteristiche

Tra i finanziamenti non finalizzati (cioè che non sono domandabili per apposite spese come acquisto di una vettura, un viaggio, spese mediche) la fanno da padrone i prestiti personali: domandabili da tutte le categorie di lavoratori e dai pensionati, servono per spese di vario genere e che non è necessario specificare alla banca o alla finanziaria a cui ci si rivolge per il prestito.

prestiti personali, come praticamente ogni finanziamento, hanno le rate composte da una quota capitale e da una quota interessi (sul tema dei tassi di interesse, consultate Il tasso annuo nominale Tan e anche Il tasso annuo effettivo globale Taeg): la stragrande maggioranza dei finanziamenti personali sono a tasso fisso, quindi con rate di importo costante, ma esistono anche prestiti a tasso variabile (pochi per la verità) [confronto: I prestiti più convenienti del 2013]

La somma richiesta viene in genere accreditata sul conto corrente del cliente, oppure consegnata al domicilio con un assegno circolare non trasferibile (ovviamente assicurato); il rimborso avviene tramite il cosiddetto Rid bancario, ovvero l' addebito su conto corrente oppure tramite l’ uso di bollettini postali o ricevute bancarie.

prestiti personali si possono distinguere in due categorie (non ufficiali): i piccoli prestiti come per esempio il piccolo prestito di Cofidis e Prontissimo Bancoposta, e quelli che erogano importi più elevati; ci sono prestiti personali che arrivano anche a somme come 100.000€ e oltre, come per esempio il Prestito Maxi IntesaSanpaolo.

Come sempre, la banca o la finanziaria valuterà con attenzione la condizione patrimoniale e finanziaria del cliente: se la somma è particolarmente elevata, potrà chiedere eventuali garanzie accessorie oltre alla busta paga/pensione (se lavoratore dipendente o pensionato) o il reddito dichiarato (se autonomo).

Per chi è cattivo pagatore, protestato, pignorato, c’è solo la soluzione della cessione del quinto (e del prestito delega, che è una seconda cessione del quinto) oppure dei prestiti cambializzati.
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