mercoledì 17 aprile 2013

Domandare un finanziamento: i criteri di valutazione delle banche e le garanzie richieste

Chi necessita di un prestito piuttosto che un di mutuo deve dare precise garanzie all’ istituto presso cui domanda il finanziamento: vediamo qui allora quali sono i parametri che le banche osservano e che tipo di garanzie sono richieste.

In questi ultimi anni in tantissimi si sono sentiti rispondere “no” alla domanda di un prestito o di un mutuo: è la stretta dovuta al credit crunch, la contrazione dei finanziamenti concessi dalle banche per via della situazione causata dalla crisi finanziaria; magari anni fa (e si spera tra poco) molti avrebbero avuto invece risposta affermativa per un finanziamento: vediamo in questa guida alcuni punti fondamentali ed alcuni suggerimenti per avere più possibilità di ottenere un prestito (poi per ripagarlo, vedete voi! Comunque valutate attentamente le vostre condizioni finanziarie e siate il più obiettivi possibile sulle possibilità i rimborso).


I criteri di valutazione delle banche nell’ erogare prestiti

Ci sono diversi parametri da conoscere per la domanda di credito:
  • politica di rischio, ovvero i risultati dei calcoli statistici che una banca fa in dato momento (credit scoring) per quel riguarda la rischiosità del finanziamento
  •  livello di reddito del cliente e  rapporto fra reddito e importo delle rate mensili, situazione lavorativa e tipologia di reddito
  • importo del finanziamento (più è alto e più c’è rischio)
  • affidabilità creditizia, ovvero  se il cliente è un cattivo pagatore o un protestato

Quali sono le garanzie richieste dalle banche

Ci sono delle condizioni necessarie, delle garanzie, che le banche richiedono al cliente che domanda un prestito o un mutuo o ogni altro tipo di finanziamento:
  • il possesso di una fonte di reddito certa: di certo un contratto di lavoro a tempo indeterminato è una garanzia molto forte, ma anche una attività autonoma ben avviata lo è; comunque ora vi sono anche più spazi per prestiti senza busta paga, per mutui ai precari ecc…
  • la firma di un fideiussore/coobligato, ovvero un garante esterno (i genitori ad esempio)
  • l’autorizzazione a cedere parte dello stipendio: non la cessione del quinto, che è un tipo di prestito apposito, ma una sorta di acconto preso direttamente dalla busta paga in caso il cliente sia in difficoltà economica e non possa pagare tutta la rata
  • la stipula di una polizza assicurativa a protezione del credito
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