Il diritto di ripensamento, o diritto di recesso, da un prestito, può anche essere esercitato nel caso in cui la somma sia già stata erogata: in fondo le procedure per il rilascio del finanziamento sono ormai molto veloci; la somma va restituita per intero alla banca o alla finanziaria entro 30 giorni dall’ avvenuta erogazione, si dovranno pagare gli interessi maturati in questo arco di tempo (dalla firma del contratto alla disdetta) più eventuali somme che l’istituto di credito ha già provveduto a versare alla pubblica amministrazione.
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Per quel che riguarda l’ estinzione anticipata, non vi è alcuna spesa, nulla totale, se l’ importo da restituire è sotto i 10.000€, mentre se superiore si dovranno pagare, se previste dal contratto, le penali al finanziatore (mai oltre l’1% della somma residua) senza però alcun interesse.
Precisiamo che stiamo parlando di prestiti personali, finanziamenti per il credito al consumo, e non di mutui.