22 luglio 2013

Prestiti a studenti universitari, quali vantaggi e svantaggi?

Per le spese dell’istruzione universitaria esistono prestiti appositi proposti dalle banche, del tipo dei classici finanziamenti personali o finalizzati oppure “prestiti ad honorem” (prestito d’onore): negli Usa è praticamente la prassi ed anche in Italia si registra una crescita di tali tendenze; ma proprio guardando agli Stati Uniti c’è da chiedersi: un prestito per studenti universitari conviene o può essere un cappio?
I finanziamenti a studenti universitari più vantaggiosi sono quelli che prevedono l’inizio del rimborso successivamente alla laurea, cioè quando il giovane trova poi un lavoro (o almeno si spera): anche per tale motivo però, secondo le rilevazioni di Federconsumatori, il credito agli studenti può diventare un fattore di rischio finanziario.

Secondo i calcoli più recenti effettuati da tale associazione dei consumatori infatti, uno studente universitario fuori sede può arrivare a dover spendere in un solo anno ben 9000€ per affitto, tasse universitarie, libri e materiale scolastico, più ovviamente le necessarie spese quotidiane: tenuto conto che un corso di laurea dura dai tre ai cinque anni, o di più ad esempio per medicina, ed ecco che i costi diventano davvero alti.
Un prestito per universitari ecco allora che può diventare un grosso fardello al termine degli studi e per i primi anni della propria esperienza lavorativa (mettiamoci poi le difficoltà di questi anni di crisi che stanno davvero appesantendo la situazione dei giovani, ed il gioco è fatto).

Il consiglio di non domandare un finanziamento per gli studi e di trovarsi un lavoro part-time per pagarsi l’Università sarebbe chiaramente il migliore da dare, ma di certo (lo sappiamo per esperienza personale) la difficoltà di conciliare studio e lavoro può essere davvero grande, come del resto spesso la paga è misera: non resta allora, se proprio è necessario, domandare il prestito più conveniente confrontando diversi preventivi on line, rimboccarsi le maniche e… vivere da studenti, cioè quasi di nulla.
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