News 5 luglio: Costi conti correnti in Italia troppo elevati, l’Adusbef denuncia le banche
L’ analisi dell’ Osservatorio SuperMoney è stata condotta su di un campione statisticamente rilevante di 10.000 risparmiatori che nei primi quattro mesi dell’ anno in corso hanno cercato un nuovo conto corrente: i numeri sono definibili come pessimi e, se come avvenne nel 1992 col governo di Giuliano Amato, si dovessero toccare i risparmi sui conti correnti degli italiani, la crisi avrebbe raggiunto proprio il fondo (ricordiamo però che l’ UE ha approvato, come parte della sua legislazione finanziaria, la possibilità di prelievi forzosi come a Cipro nel caso fossero necessari per il salvataggio delle banche, come vi abbiamo già informato settimane fa con l' articolo Conti deposito: aggiornamento aprile 2013 sugli interessi).
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Entriamo un po’ nel dettaglio di questa recentissima e molto attuale ricerca: i dati dicono che le regioni dove i risparmiatori hanno i conti correnti più “ricchi” sono il Trentino Alto Adige, il Friuli Venezia Giulia e la Basilicata, che mediamente fanno registrare più di 10.000€; invece al fondo, con giacenze medie sotto i 5000€, ci sono il Molise, la Sicilia e l’ Abruzzo:
Entriamo un po’ nel dettaglio di questa recentissima e molto attuale ricerca: i dati dicono che le regioni dove i risparmiatori hanno i conti correnti più “ricchi” sono il Trentino Alto Adige, il Friuli Venezia Giulia e la Basilicata, che mediamente fanno registrare più di 10.000€; invece al fondo, con giacenze medie sotto i 5000€, ci sono il Molise, la Sicilia e l’ Abruzzo:
Quasi il 20% dei correntisti italiani dichiarano di avere meno di 1000€ depositati in banca: una situazione che dire preoccupante è poco; chi dichiara di avere tra i 10.000€ ed i 50.000€ è una percentuale dell’ 11%, in discesa rispetto lo scorso anno.
Come potete osservare da questo specchietto di sintesi, emerge come (per questo campione di 10.000 risparmiatori che si sono informati per un conto corrente on line) la grande maggioranza abbia risparmi per massimo 10.000€, una fetta esigua ne abbia tra i 10.000€ ed i 50.000€, solo il 3% oltre i 50.000€:
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Certamente, come si sa, il conto corrente non è il solo strumento per i risparmiatori e le famiglie italiane hanno anche altre risorse, ma di certo è un indicatore importante e soprattutto veritiero per molte fasce della popolazione italiana.
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