lunedì 24 giugno 2013

Carte revolving: tassi di interesse altissimi, quasi da usura

Abbiamo parlato delle carte di credito revolving più volte qui su ilportafoglio.info: si tratta di carte che, utilizzabili per acquisti come se fossero appunto una carta di credito, sono in realtà dei finanziamenti, dei prestiti da “portare in tasca”, diciamo così… e come tali  le carte revolving hanno costi e tassi di interesse da considerare bene, anche perché spesso molto alti.

Con una carta revolving il consumatore acquista un bene o un servizio come se usasse una normale carta di credito o una carta ricaricabile (tipo la PostePay), ma in realtà vi è una grossissima differenza: con le carte revolving il rimborso si fa a rate, con tanto ovviamente di tassi di interesse molto alti; da sempre le carte di credito revolving sono accusate di avere tassi al limite dell’usura, alle volte che arrivano al 26%! Infatti istituti quali Intesa Sanpaolo e Compass hanno deciso di non proporle più, proprio per preservare la loro immagine.
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Attualmente i tassi di interesse delle carte revolving sono leggermente scesi: nei primi sei mesi del 2013 infatti la media del taeg (tasso di interesse effettivo globale) è del 18,94%, un po’ più basso del taeg medio registrato per il 2012, pari al 19,64%.
La carta revolving coi tassi più bassi è la Carta Comfort di Deutsche Bank, che ha un taeg del 9,92%; invece la carta revolving col taeg più alto è la Amex Carta Blu: addirittura il 25,92%, davvero insostenibile.

Un esempio pratico di quanto costa una carta revolving: spendendo 1500€ da rimborsare con rate mensili da 100€, si può arrivare a pagare 1749€.

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