Interessi passivi di mutui e prestiti, interessi attivi di conti correnti, conti deposito, investimenti vari: cosa cambia dopo che la BCE ha tagliato il costo del denaro dallo 0,15% allo 0,05%? Quando a giugno ci fu il taglio dallo 0,25% allo 0,15%: aggiorniamo quindi sull'argomento, anche se la sostanza non cambia ma solo leggermente i numeri.
Taglio del costo del denaro e interessi di conti deposito e altri investimenti
Per i piccoli risparmiatori-investitori la riduzione dei tassi di interesse BCE non è una buona notizia perchè questo porta ad un adeguamento al ribasso dei rendimenti offerti da prodotti come i conti deposito, i conti correnti remunerati, i buoni fruttiferi postali e le obbligazioni che hanno una quota interessi collegata all'andamento dell'Euribor; invece per chi ha buoni postali o obbligazioni con una quota interessi collegata all'andamento dei mercati azionari, il taglio del costo del denaro ma anche l'annunciato piano della BCE di acquisto di Titoli di Stato (il "quantitative easing") ed altre operazioni di politica economica dovrebbero portare dei vantaggi perchè si presume e si spera che le Borse ne traggano beneficio.Leggi anche: Migliori Conti Deposito Vincolati di Settembre, Interessi Aggiornati - Conti Deposito Vincolati: Interessi Ridotti, Aggiornamento Agosto-Settembre
Taglio del costo del denaro e interessi di mutui e prestiti
I finanziamenti direttamente collegati al costo del denaro sono i mutui a tasso BCE, una tipologia di mutui a tasso variabile che usano proprio il tasso di rifinanziamento principale quale parametro per gli interessi passivi; ma anche i mutui variabili a tasso Euribor sono molto influenzati dal costo del denaro perchè l'Euribor, nelle sue varie versioni a 1 mese, 3 mesi, 6 mesi ecc... è un indice che si basa sugli interessi che le principali banche europee applicano al denaro che si prestano tra loro.Già da molto, almeno due anni, il tasso BCE e l'Euribor sono a livelli minimi, anzi al minimo storico: un taglio del costo del denaro ha ovviamente un effetto positivo per chi ha un mutuo a tasso variabile BCE o Euribor, ma essendo ormai a numeri prossimi allo zero, la convenienza generale per questi finanziamenti è già quasi al massimo possibile per quel che riguarda questa parte della quota interessi. Ad esempio, un mutuo variabile da 100mila euro vedrà la rata mensile ridursi di 5-10 euro a seconda della durata dell'ammortamento. Teoricamente dovrebbe esserci un lieve effetto di riduzione anche degli spread bancari, già segnalati in discesa da tempo.
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una riduzione è probabile anche per loro dato il clima finanziario generale, soprattutto se a scendere fossero gli spread bancari.
Per i prestiti personali o finalizzati, diciamo che sono pochissimi quelli a tasso variabile ed in ogni caso, a differenza dei mutui, l'effetto sarà minore.
Date le attuali condizioni, le previsioni sui tassi di interesse dei mutui rimangono le stesse delle ultime volte, ovvero livelli minimi per almeno altri due anni e poi risalita lenta, a meno di improvvisi e traumatici choc economici o politici.
Segnaliamo inoltre che essendo stato portato da -0,10% a -0,20% il tasso sui depositi, le banche devono pagare di più per lasciare denaro presso la BCE: una mossa, quella di Draghi e del board della Banca Centrale, per spingerle a immettere più liquidità sul mercato dei finanziamenti.
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