venerdì 28 marzo 2014

Cedolare secca: come funziona per affitto canone concordato e canone libero

Chi ha un'immobile che mette in affitto ad uso abitativo (locazione) a canone libero o a canone concordato, può usufruire della cedolare secca.


Una tassazione agevolata dei redditi da locazione, ovvero da affitto di immobile ad uso abitativo: questa in sintesi la cedolare secca sugli affitti che può essere scelta al posto della classica aliquota Irpef a discrezione del contribuente secondo la sua convenienza.

Introdotta con l'intenzione di combattere il fenomeno degli affitti in nero e abbassare il carico fiscale sulle locazioni, è valida per l'affitto a canone libero e per l'affitto a canone concordato, e in questo secondo caso è stata appena abbassata dal governo Renzi col suo Piana Casa 2014.

Qui la guida completa alle Tasse e detrazioni fiscali sulla casa 2014
Novità 2014 --> Pagamento affitto, registrazione contratto e certificazione APE
Novità governo Renzi --> Decreto Casa: novità su affitto, cedolare secca, bonus mobili

Cosa è la cedolare secca

E' un'imposta con aliquota fissa sui redditi derivanti da affitto-locazione immobiliare ad uso abitativo che può sostituire l'Irpef e le relative addizionali, l'imposta di bollo e di registro.

guida completa alla cedolare secca sui redditi da affitto-locazione A quali contratti di affitto si applica la cedolare secca

Può essere applicata solo per le locazioni immobiliari ad uso abitativo per immobili nelle categorie catastali
dalla A1 alla A11 con le relative pertinenze (esclusa la A10 e gli immobili strumentali o relativi all’attività professionale o di impresa).
La cedolare secca vale per i contratti di affitto a canone libero o concordato e per le mini-locazioni inferiori ai 30 giorni (es. affitto per vacanze) o per gli affitti di un solo vano.

Chi può richiedere la cedolare secca

Possono domandarla al posto dell'Irpef con aliquote progressive esclusivamente i privati (persone fisiche) proprietari di immobili dati in locazione: se ci sono diversi comproprietari, ognuno può decidere per sè.

Aliquote cedolare secca, canone libero e canone concordato

Sono due: per i contratti di affitto a canone libero 4+4 è l'aliquota della cedolare secca è al 21%, mentre per i canoni concordati è stata portata al 10% dal governo Renzi per i redditi da affitto del 2014, dunque per quelli del 2013 da portare nella prossima dichiarazione dei redditi è al 15%, fatta scendere dal governo Letta rispetto la precedente aliquota del 19%.
AGGIORNAMENTO MAGGIO 2014 --> novità dal Decreto Casa del governo Renzi

Cedolare secca redditi da affitto, vantaggi e svantaggi

Ovviamente il vantaggio è che comunque è inferiore alla più bassa aliquota Irpef del 23% e comprende anche le addizionali Irpef, l'imposta di registro, l'imposta di bollo.
Svantaggi della cedolare secca sono che si applica al 100% del canone di affitto-locazione e non al 95% (canone libero) o al 66,5% (canone concordato) come l'Irpef, che quando scelta non si può aumentare il canone di affitto-locazione, che non può portare a detrazioni e deduzioni fiscali.

Scadenze, importi, pagamento cedolare secca

La cedolare secca si paga in acconto (95% del totale) e in saldo con le stesse modalità scadenze previste Irpef; per l'acconto si paga in un’unica rata se l’importo è inferiore a 257,52 euro entro il 30 novembre, in due rate se l’importo è superiore a 257,52 euro entro il 6 luglio (40%) e il 30 novembre (60%).

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