Le donne lavoratrici, se sussistono i requisiti che spieghiamo in questo articolo, possono andare in pensione prima sfruttando la deroga alla riforma Fornero chiamata Opzione Donna, che secondo le norme ora vigenti continuerà fino al 31 dicembre 2015 come sperimentazione da parte dell’Inps; segnaliamo subito però che l’età per accedere, 57/58 anni, è stata aumentata di tre mesi come adeguamento alla speranza di vita media.
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Opzione Donna è appunto una deroga alla riforma Fornero delle pensioni che consente alle donne lavoratrici di domandare la pensione di anzianità sfruttando i requisiti vigenti al 31 dicembre 2007, chiaramente più favorevoli, dovendo però accettare che la pensione venga calcolata col metodo contributivo, cosa che generalmente determina una pensione di minor importo rispetto al misto-retributivo.
Opzione Donna, requisiti per la pensione di anzianità: ci vogliono minimo 35 anni di anzianità contributiva; poi occorre avere un’età pari a 58 anni e 3 mesi per le donne lavoratrici autonome, a 57 anni e 3 mesi per le donne lavoratrici dipendenti.
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Anche per chi domanda la pensione con Opzione Donna è valevole la finestra mobile, ovvero la decorrenza differita di un anno o un anno e mezzo, se il trattamento sia liquidato a carico della gestione dei lavoratori dipendenti, o a carico di una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi; in particolare, per le insegnanti che domandano Opzione Donna la pensione avrà decorrenza dal 1 settembre dell’anno successivo nel quale si maturano i requisiti necessari.
Quali vantaggi di andare in pensione con Opzione Donna? Beh, se comunque l’importo della pensione risulta minore perché calcolato col metodo contributivo invece che misto-retributivo, il vantaggio è di accedere prima, di anticipare l’uscita dal lavoro.
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