Il pagamento della prima rata dell’ IMU sull’ abitazione principale, come ormai si sa, è stato posticipato a settembre, in attesa di una riforma complessiva dell’ imposta sugli immobili: ma comunque entro il 17 giugno si dovrà pagare la prima rata IMU su tutto ciò che non è prima casa; si prevede caos: vediamo allora di fare il punto della situazione.
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Per ogni dettaglio operativo potete consultare la Guida IMU che ilportafoglio.info ha pubblicato: è valida in ogni suo punto e si spiega anche in cosa consiste il rinvio e per quali immobili è attuato.
Chi dovrà pagare il 17 giugno il 17 giugno ancora non ha certezze in merito: come nel 2012 è intervenuto il Ministero con una circolare datata 23 maggio che afferma, tra le altre cose, che chi dovesse sbagliare qualcosa verrà perdonato e che i Comuni non potranno imporre sanzioni visto che “la violazione dipende da obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull’ambito di applicazione della normativa tributaria” (ciò grazie allo Statuto del Contribuente).
Anche per il calcolo della prima rata IMU c’è confusione e la pubblica amministrazione cerca di rendere più chiare le cose anche per questo aspetto: diciamo subito che se il Comune dove sorge l’ immobile per il quale si paga l’ IMU non ha modificato le aliquote entro il 16 maggio, allora valgono quelle del 2012; tuttavia c’è una modifica all’emendamento sui pagamenti della pubblica amministrazione ancora in discussione e che verrà con ogni probabilità approvata entro il 7 giugno, il quale stabilisce che l’acconto IMU si calcola, in ogni caso, con le aliquote del 2012.
Dunque confusione anche qui: dal 3 giugno (primo giorno per pagare l’ IMU) fino al 7 giugno (a alla data di approvazione della modifica suddetta) si potrà pagare la prima rata IMU con le nuove aliquote 2013 stabilite eventualmente dai Comuni, se stabilite appunto; ovviamente ciò conviene a coloro che hanno un immobile su cui si paga l’ IMU che sorge nel territorio di un Comune che ha abbassato le aliquote: a partire dal 7 giugno invece saranno valide le aliquote del 2012, dunque per chi vuole semplificarsi il conto, si potrà pagare la prima rata IMU pari al 50% del totale versato lo scorso anno. Invece chi ha già compilato tutto senza sapere o tenere in conto di queste novità, o paga per quello che gli è risultato o rifà tutto il calcolo dall’ inizio secondo ciò che abbiamo appena detto.
-Conto corrente condominiale: è obbligatorio -Dichiarazione dei redditi e detrazioni fiscali -Aiuti famiglie 2013: tutti i sostegni statali -Guida al risparmio sulla spesa -Pagamento Tares col modello F24, cartaceo o online
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Precisiamo che se nulla è cambiato nella situazione IMU del contribuente (aliquote comunali ecc…) allora il versamento 2013 in base a quello 2012 è effettuabile, altrimenti occorre rifare tutto: ad esempio se la prima casa del 2012 lo è anche per il 2013 scatta la sospensione dell’ IMU; mentre se non lo è più allora si deve pagare secondo i parametri validi ora; lo stesso vale per ogni tipo di immobile, dalle case sul nostro territorio degli italiani residenti all’ estero a quelle di anziani o disabili in case di cura, alla casa ex coniugale assegnata a uno dei due coniugi con sentenza di separazione o divorzio (prima rata sospesa anche in questo caso e anche per l’altro coniuge se si è trasferito in un’abitazione di proprietà).
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