In arrivo la scadenza della seconda rata della TARI in molti Comuni, mentre in altri addirittura ancora non si è deciso niente. Ecco quello che c'è da sapere sulla nuova tassa sui rifiuti.
In quante rate si paga la TARI? Chi deve pagarla? Come si fa il pagamento con bollettino postale precompilato o col modello F24? Come si calcola la tassa sui rifiuti? Belle domande, non c'è dubbio... i dubbi però sono molti proprio in relazione alle risposte su questa imposta che, insieme a TASI e IMU, va a comporre la IUC, l'Imposta Unica Comunale, la nuova tassa sugli immobili.
La TARI, che secondo i calcoli sarà più cara della vecchia TARES anche del 15-20%, è un dedalo di dare per i pagamenti, di coefficienti, di scadenze, di esenzioni, ed in molti Comuni neanche si sa quante rate sono e che scadenze hanno: vi consigliamo vivamente di informarvi presso il vostro municipio o sul sito dell'amministrazione della vostra città. Noi qui possiamo dare delle indicazioni generali valide per ogni caso.
Chi deve pagare la TARI?
La nuova tassa sui rifiuti deve essere pagata per intero da chi occupa effettivamente l'immobile: proprietario, locatario, affittuario, usufruttuario..., in poche parole chi produce i rifiuti (anche solo potenzialmente: potete vivere da asceti e consumare niente ma pagherete lo stesso).E’ escluso dal pagamento della TARI il detentore per meno di sei mesi nel corso dello stesso anno solare; in tal caso la tassa è dovuta soltanto dal possessore.
Calcolo della TARI
Come si calcola la TARI? Possiamo dare delle indicazioni provvisorie perchè i Comuni hanno un certo margine di manovra come diremo più sotto.La base imponibile per la tassa sui rifiuti è la superficie dell'immobile secondo quando registrato al Catasto: la superficie assoggettabile per calcolare la TARI è però l'80% di quella catastale.
Poi nel calcolo rientra anche il numero delle persone che vivono nell'immobile (parliamo di unità abitative ovviamente, dato il target di pubblico de ilportafoglio.info): più persone ci sono, più si paga ovviamente.
Leggi anche: TARI, codici tributo e istruzioni per pagamento con F24 - Tutte le tasse e le detrazioni fiscali sulla casa 2014
Cosa decidono i Comuni sulla TARI?
Per il 2014 e il 2015 potranno utilizzare coefficienti per la determinazione della TARI superiori o inferiori del 50% rispetto a metodo normalizzato, cioé l'insieme dei criteri e delle condizioni che devono essere rispettati per la determinazione della tariffa da parte degli enti locali.Inoltre i Comuni decidono il numero delle rate e le scadenze, anche se la legge stabilisce che:
- siano almeno due rate semestrali
- ci sia la possibilità di pagare in una sola rata entro il 16 giugno (da vedere cosa succede ora nei Comuni dove ciò non è stato possibile)
- le rate devono cadere in date diverse da quella della TASI
Rate TARI, acconto e conguaglio
Molti Comuni hanno optato per quattro rate con scadenza 16 giugno, 31 luglio, il 30 settembre e il 30 novembre; in ogni caso le prime rate della tassa sui rifiuti sono di acconto e si calcolano applicando le tariffe della TARES 2013 più il tributo provinciale, mentre l'ultima è a conguaglio e calcolata sulla base dell’importo annuo dovuto a titolo di TARI 2014.Quindi ogni amministrazione comunale deve decidere, oltre a numero e scadenza delle rate: i criteri di determinazione delle tariffe - la classificazione delle categorie di attività con omogenea potenzialità di produzione di rifiuti -le eventuali riduzioni ed esenzioni, che tengano conto altresì della capacità contributiva della famiglia, anche attraverso l'applicazione dell'ISEE - l'individuazione di categorie di attività produttive di rifiuti speciali alle quali applicare, nell'obiettiva difficoltà di delimitare le superfici ove tali rifiuti si formano, percentuali di riduzione rispetto all'intera superficie su cui l'attività viene svolta.
Per quali immobili si paga la TARI?
La tassa sui rifIuti si paga per il possesso o detenzione a qualsiasi titolo di locali o aree scoperte, adibiti a qualsiasi uso, che possano produrre rifiuti urbani.Escluse dalla TARI le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, e le aree comuni condominiali non detenute o occupate in via esclusiva.
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