Per avere gli incentivi fiscali per riqualificazione energetica della casa (detrazioni Irpef per opere di risparmio energetico sugli immobili) occorre che i pagamenti dei lavori siano con metodi tracciabili e che si abbia una precisa documentazione.
L'ecobonus è quell'insieme di detrazioni fiscali da portare nella dichiarazione dei redditi per ridurre le spese dei lavori di riqualificazione energetica della casa o altri immobili. Abbiamo già dettagliatamente informato su queste agevolazioni Irpef qui su ilportafoglio.info (dalla guida alle Tasse e detrazioni per la casa potete accedere a tutte le info in merito e su altre imposte e sgravi fiscali): vediamo ora come effettuare i pagamenti dei lavori e quali documenti sono necessari.
Ecobonus, metodi di pagamento lavori di riqualificazione energetica
Diciamo subito che per accedere all'ecobonus non è possibile pagare in contanti nè con assegni, in quanto si deve fare il pagamento con metodi tracciabili e riportare vari dati importanti (ecco perchè, anche se l'assegno è un metodo di pagamento tracciabile, non è comunque valido per queste detrazioni riqualificazione energetica).Per gli incentivi fiscali opere di risparmio energetico sugli immobili il pagamento va fatto con bonifico da conto corrente, bancario o postale, oppure con carta di credito o bancomat:
- nel primo caso occorre che siano indicati la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato
- nel secondo caso si deve allegare la fattura/ricevuta alla dichiarazione dei redditi ed anche la ricevuta telematica di avvenuta transazione (volendo sostituibile con l'estratto conto della carta)
Detrazioni riqualificazione energetica, documentazione
Passiamo ora ai documenti necessari per l'econus: asservazione dei requisiti tecnici – attestato di certificazione/qualificazione energetica – scheda informativa sugli interventi realizzati. Devono essere realizzati da tecnici qualificati (la scheda informativa anche dall'utente finale volendo). Non serve la comunicazione preventiva dei lavori.In questo caso per "fine lavori" si intende la data del collaudo e non quella del pagamento ed entro 90 giorni si deve inviare all'Enea per via telematica una copia della certificazione o qualificazione energetica e la scheda informativa. In caso di lavori non presenti nell'elenco sul sito dell'Enea è ammesso l'invio tramite raccomandata per specificare al meglio.
Per segnalare all'Agenzia delle Entrate di voler queste detrazioni fiscali per riqualificazione energetica occorre inviare, sempre per via telematica ma entro 90 giorni dalla fine dell'anno fiscale in cui sono iniziati i lavori, una comunicazione specifica solo nel caso che i lavori durino oltre il termine dell'anno fiscale per il quale si domandano questi incentivi: insomma, se le opere di risparmio energetico sono comprese in un solo periodo di imposta o comunque nell'anno fiscale non ci sono state spese, non serve inviare nulla.
Specifichiamo che l'ecobonus si ottiene anche se non si inviano per tempo i documenti, ma si incorre in sanzioni fino a 2065 euro.
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