lunedì 15 aprile 2013

Imu abitazione principale, case a canone concordato, case vuote

L’ Imu è la Imposta Municipale Unica sugli immobili, la nuova tassa introdotta dal governo Monti che prende il posto dell’altrettanto odiata Ici; vediamo qui tre casi specifici, ovvero quello delle dimore familiari, delle case vuote, delle case a canone concordato; per altri dettagli potete consultare gli altri capitoli della Guida Imu che ilportafoglio.info ha pubblicato.

NEWS 29 agosto: Imu prima casa abolita, Service Tax Taser da gennaio 2014


IMU DIMORE FAMILIARI

Si applica a quelle che sono le abitazioni principali, le prime case cioè dove dimora il contribuente eventualmente con la famiglia: nel caso però di più residenze nello stesso comune per il nucleo familiare, solo una si potrà considerare dimora; anche i caso di comuni distinti non si può in realtà considerare più di una abitazione principale per famiglia. In caso di coniugi separati o divorziati, l’ Imu verrà pagata dal coniuge assegnatario, cioè da colui che ha il diritto di abitazione.

IMU CASE VUOTE

Le abitazioni sfitte o a disposizione non sono coinvolte nelle recenti modifiche, quindi rimane la sperequazione di fondo dell’ Imu che per tali case assorbe l' Irpef sui redditi fondiari.

IMU CASE A CANONE CONCORDATO

Per l’ Ici si era deciso che i comuni deliberassero aliquote bassissime proprio per incentivare tale forma di locazione, ora le cedolare secca sui canoni è del 19% anziché dell’ordinario 21%; attualmente anche per gli affitti a canone concordato l’aliquota di riferimento è del 7,6 per mille, con possibilità di delibera per i comuni di ridurre fino al 4 per mille; comunque la situazione è che finchè si calcola la quota erariale anche su questi immobili, è molto difficile che vi possano essere delle riduzioni.
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