Aggiungimi su Facebook Seguici su Twitter Seguici su Google+

Meglio il conto in banca o il conto Bancoposta di Poste Italiane?

giovedì 26 settembre 2013 Aggiornato il:

Quando si vuole aprire un conto corrente, in tanti si chiedono se sia meglio un conto in banca o un conto postale: si tratta della domanda che si fa il tipico consumatore medio che necessita di un conto con una operatività nella norma, anche con possibilità di investimenti di varia natura, mentre chi necessita di qualcosa di più deve rivolgersi a prodotti specifici (ad esempio Conto Cash park Fineco). Il Conto Bancoposta, nelle sue varie versioni, è pressochè uguale ad un qualsiasi conto corrente bancario: dunque bisogna valutare i costi.

-Promozione Conto BancoPosta Click, interessi più alti fino al 30 giugno

Le differenze tra un conto corrente postale ed un conto bancario che possono interessare un consumatore sono dunque principalmente i costi di gestione, il canone, le spese per le varie operazioni: ebbene, secondo l'ultima indagine di Bankitalia, il Conto Bancoposta di Poste Italiane risulta meno caro che un conto in banca. Specifichiamo però che si parla in genere di conti tradizionali, da aprire in filiale: per risparmiare ancora di più ci di deve rivolgere ai conti correnti on line; d'altra parte anche Poste Italiane propone un conto on line, ovvero il Conto Bancoposta Click.
Bankitalia monitora ogni anno la situazione dei conti correnti italiani e per il 2012 ha riscontrato che sono diminuite le spese fisse (canone, invio comunicazioni ecc...) e quelle variabili (per le operazioni.
Come si evince dall’analisi della Banca d’Italia, che oltre ad aver preso in esame più voci di costo ha monitorato un numero maggiore di conti correnti per un totale di circa 12.000 conti, il 2,8% in più rispetto al 2011, lo scorso anno la spesa media per la gestione è stata di 103,8 euro contro i 107,9 euro del 2011 ed i 110,6 euro del 2010: ad essere diminuite sono state soprattutto le spese fisse nonché quelle relative agli affidamenti ed agli scoperti. Ci sono però delle riflessioni da fare su questi numeri, anche grazie alle stesse notazioni che Bankitalia fa nel suo rapporto.
Leggi anche: Come chiudere il conto corrente BancoPosta - La nuova imposta di bollo sui conti correnti - Quali tipi di conti correnti esistono in Italia - Come trasferire il conto corrente
Intanto si è proprio ridotto il numero di operazioni effettuate a causa probabilmente della crisi, poi sono in realtà cresciute le spese per le operazioni allo sportello e diminuite quelle per le operazioni on line, in linea con la tendenza delle banche di spingere verso l'home banking ed appunto i conti correnti on line. Infine, la Banca d'Italia rileva come circa un terzo dei correntisti potrebbe spendere meno (e dunque meglio) in quanto non ha un conto corrente adeguato rispetto al proprio profilo, basato sul numero e la tipologia delle operazioni svolte.

Conto corrente in banca e conto in Posta: differenze di costi

Con le varie versioni del Conto Bancoposta di Poste Italiane si hanno gli stessi servizi di un conto corrente in banca (domiciliazione bollette, pagamenti on line, Bancomat-->Postamat, carta di credito, libretto assegni, anche il conto deposito Opzione 3,5%, portafoglio titoli, trading on line) ma a quanto pare si spende un po' meno, come rileva Bankitalia nella sua indagine sui conti correnti: per un Conto Bancoposta la spesa media è stata di 56,5 euro annui nel 2012, in discsa di 3 euro sul 2011, e "anche depurando la spesa dagli oneri pagati sugli utilizzi a debito, i conti correnti postali rimangono significativamente meno costosi rispetto ai corrispondenti prodotti bancari. La differenza al netto degli oneri sugli utilizzi a debito, è pari a 32,6 euro (31,1 euro nel 2011), ripartita tra spese fisse (18,0 euro) e variabili (14,6)".

Tweet

Nessun commento:

Articoli più letti negli ultimi 30 giorni