mercoledì 4 febbraio 2015 Aggiornato il:
E' possibile contestare le multe, ne abbiamo già discusso nella guida Multe: cosa succede se non si paga, come fare ricorso; adesso invece vediamo come contestare una multa notificata in ritardo dopo 90 giorni dalla data di infrazione in quanto è una situazione sempre più ricorrente in tutta Italia: ad esempio a Milano sono moltissime le multe per eccesso di velocità rilevato con autovelox che arrivano al domicilio del guidatore dopo il termine di 90 giorni previsto dal Codice della Strada.
Le multe devono essere notificate entro 90 giorni dall'accertamento, ovvero deve arrivare a casa di chi ha infranto il Codice della Strada il verbale della multa ed il bollettino per pagare con tutti i dati dell'infrazione, se non è stato immediatamente consegnato al guidatore da chi accerta l'infrazione. Tuttavia capita sempre più spesso che a causa di lentezze burocratiche e dell'alto numero delle multe il Comune invii quanto dovuto oltre tale termine: a Milano il Comune aveva deciso che i 90 giorni si calcolano non dal giorno in cui è stata rilevata l'infrazione ma da quello in cui l'incaricato prende in mano la pratica (nella fattispecie per visionare la foto dell'autovelox e identificare la targa del mezzo). Si tratta di una decisione illegittima perchè ovviamente rende del tutto inutile la norma del Codice della Strada, mettendo tutto in mano ai tempi dell'amministrazione pubblica togliendo certezze ai cittadini e ledendo un loro diritto e infatti il Consiglio di Stato ha dato torto all'amministrazione milanese.
Il ricorso per non pagare una multa si presenta al prefetto o al giudice di pace: nel primo caso entro 60 giorni, nel secondo entro 30 giorni dalla notifica del verbale (quando arriva a casa oppure vi viene consegnato dall'agente o l'ausiliario che rileva l'infrazione). Non serve l'avvocato.
Proprio per il caso della multa notificata in ritardo rispetto al termine di 90 giorni è preferibile fare ricorso al prefetto perchè tale via è quella per i vizi di forma, che non necessitano cioè di una valutazione concreta dell'accaduto: è un ricorso gratuito (in genere il ricorso al giudice di pace costa 43 euro) da fare in carta semplice e consegnare mano o con raccomandata alla prefettura o al comando della Polizia Locale con allegati codice fiscale, verbale di contravvenzione e eventuale documentazione aggiuntiva (da questo link trovate il modello di lettera).
Se il prefetto respinge il ricorso per la multa notificata in ritardo si dovrà pagare il doppio di quanto scritto nel verbale, ma in questo caso avete la possibilità di ricorrere al giudice di pace (proprio per contestare il rifiuto del prefetto).
Le multe devono essere notificate entro 90 giorni dall'accertamento, ovvero deve arrivare a casa di chi ha infranto il Codice della Strada il verbale della multa ed il bollettino per pagare con tutti i dati dell'infrazione, se non è stato immediatamente consegnato al guidatore da chi accerta l'infrazione. Tuttavia capita sempre più spesso che a causa di lentezze burocratiche e dell'alto numero delle multe il Comune invii quanto dovuto oltre tale termine: a Milano il Comune aveva deciso che i 90 giorni si calcolano non dal giorno in cui è stata rilevata l'infrazione ma da quello in cui l'incaricato prende in mano la pratica (nella fattispecie per visionare la foto dell'autovelox e identificare la targa del mezzo). Si tratta di una decisione illegittima perchè ovviamente rende del tutto inutile la norma del Codice della Strada, mettendo tutto in mano ai tempi dell'amministrazione pubblica togliendo certezze ai cittadini e ledendo un loro diritto e infatti il Consiglio di Stato ha dato torto all'amministrazione milanese.
Come contestare una multa se il verbale arriva dopo 90 giorni dall'infrazione
In realtà sono previste delle eccezioni ma sono casi molto rari (ad esempio se il mezzo è intestato ad una società di leasing, se il proprietario ha cambiato residenza e cose così): di norma i 90 giorni per la notifica della multa devono scattare dal giorno del rilevamento dell'infrazione, come afferma il Codice della Strada all'art. 201:"Qualora la violazione non possa essere immediatamente contestata [quindi nel caso di un autovelox per esempio], il verbale, con gli estremi precisi e dettagliati della violazione e con la indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata, deve, entro novanta giorni dall'accertamento, essere notificato all'effettivo trasgressore o, quando questi non sia stato identificato e si tratti di violazione commessa dal conducente di un veicolo a motore, munito di targa, ad uno dei soggetti indicati nell'art. 196, quale risulta dai pubblici registri alla data dell'accertamento".
![multe: come fare ricorso come fare ricorso per una multa](https://4.bp.blogspot.com/-8bqisPk20T0/VE5jebqjYOI/AAAAAAAADV8/3M6gUdHfYIM/s1600/multe-come-fare-ricorso.jpg)
Proprio per il caso della multa notificata in ritardo rispetto al termine di 90 giorni è preferibile fare ricorso al prefetto perchè tale via è quella per i vizi di forma, che non necessitano cioè di una valutazione concreta dell'accaduto: è un ricorso gratuito (in genere il ricorso al giudice di pace costa 43 euro) da fare in carta semplice e consegnare mano o con raccomandata alla prefettura o al comando della Polizia Locale con allegati codice fiscale, verbale di contravvenzione e eventuale documentazione aggiuntiva (da questo link trovate il modello di lettera).
Se il prefetto respinge il ricorso per la multa notificata in ritardo si dovrà pagare il doppio di quanto scritto nel verbale, ma in questo caso avete la possibilità di ricorrere al giudice di pace (proprio per contestare il rifiuto del prefetto).
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