mercoledì 23 settembre 2015

Fisco: Novità su Sanzioni, Cartelle Equitalia, Mediazione e Conciliazione Tributaria

Novità fiscali per pagare le cartelle Equitalia a rate, per le sanzioni tributarie e per la gestione delle liti col Fisco: il Consiglio dei Ministri del governo Renzi ha approvato il 22 settembre i decreti attuativi della delega fiscale ed introduce così alcuni cambiamenti che interessano i contribuenti. Tra un paragrafo e l'altro di questo articolo trovate altre guide utili.

Novità rateizzazione cartelle Equitalia

I decreti della delega fiscale approvati dal governo Renzi apportano modifiche alle norme sul pagamento a rate delle cartelle Equitalia, e introducono una nuova rateizzazione per chi non fosse riuscito a completare un precedente piano di dilazione, accessibile rispettando ovviamente precise condizioni
Per tutti i dettagli, data l'importanza della questione, abbiamo scritto una più dettagliata a questa nuova possibilità di pagare a rate le cartelle Equitalia.

Inoltre col decreto attuativo sulla riscossione cambiano le percentuali del compenso a Equitalia per la riscossione, si scende dall'8% fisso all'1-3-6% in base al tipo di riscossione.


Sanzioni tributarie e soglie di punibilità reati fiscali

Mettersi in regola col Fisco costerà meno dal 1 gennaio 2017: correggere errori o omissioni nella dichiarazione dei redditi, se fatto subito porterà a sanzioni inferiori che le attuali
Invece già dal 2016 verranno alzate le soglie per gli omessi versamenti di Iva e ritenute, dagli attuali 50mila a rispettivamente 250mila e 150mila: un cambiamento necessario per via delle grandi difficoltà su questo aspetto dovute alla crisi economica. Ma per le frodi ci saranno regole più severe.


Mediazione per liti col Fisco

Novità sulla mediazione tributaria: se prima era solo per i contenziosi con l'Agenzia delle Entrate, con l'entrata in vigore di queste nuove norme in materia fiscale sarà possibile per le contestazioni fino a 20mila euro anche per le tasse locali (Imu, Tasi, Tari o la futura Local Tax).
Con la procedura già iniziata si potrà inoltre trovare un'intesa sulla controversia grazie alla conciliazione giudiziale, possibile non più solo in primo grado ma anche in secondo.

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