È arrivato uno stop dalla Corte UE sugli
aumenti a sorpresa delle bollette di energia elettrica e gas: i clienti vanno informati e le aziende devono motivare le cause degli
aumenti dei prezzi. Le condizioni e la portata dei
rincari in bolletta vanno comunicate affinché gli utenti possano contestarli o recedere dal contratto con il fornitore, così ha stabilito la Corte di Giustizia Europea al fine di favorire la
trasparenza sulle bollette del gas e della luce. Gli aumenti in bolletta devono essere comunicati dai gestori i quali devono anche fornire una motivazione per il rialzo dei costi.
Energia e Gas, trasparenza delle bollette
Come stabilito dalla Corte UE l'
obbligo di trasparenza, per il consumo di gas e luce, permette agli utenti di non subire
aumenti a sorpresa delle bollette in quanto le aziende, prima ancora di giustificare l'aumento, devono avvisare i clienti che avranno a loro volta il diritto di
contestare le modifiche e di recedere dal contratto.
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Aumenti a sorpresa: lo stop della Corte UE
In seguito al caso avvenuto in Germania dove gli utenti hanno contestato gli
aumenti delle fatture ritenuti illegali e eccessivi, è stato rilevato dalla Corte di Giustizia Europea una violazione delle direttive comunitarie: i fornitori potevano cambiare le tariffe delle forniture di gas e luce senza informare i clienti sulla portata dei rincari, le condizioni e le motivazioni degli aumenti. È stato decretato che i clienti delle aziende di fornitura possano
recedere dal contratto e contestare gli aumenti, ma per poterlo fare devono essere informati in tempo utile, prima della revisione delle bollette, sulle condizioni, i motivi e la portata del rincaro. La corte UE ha inoltre rifiutato di limitare gli effetti nel tempo della sentenza prevedendo che non si produrrà uno sconvolgimento retroattivo del settore della fornitura di gas naturale e energia elettrica in Germania: l'interpretazione giudiziaria delle direttive 2003/54 e 2003/55 sarà applicata alle modifiche delle tariffe avvenute nel periodo in cui le direttive erano in vigore.
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