29 maggio 2017

Controlli sul Conto Corrente e Redditometro: Consigli per Non Avere Problemi

Quali sono i controlli che il Fisco applica col Redditometro (o Spesometro) e i dati su conto corrente e carte che riceve dalle banche?
Come ormai saprete, sono attivi i controlli del Fisco sui conti correnti, le carte di credito e Bancomat, i libretti postali ecc…: l’Agenzia delle Entrate riceve i dati su ogni operazione e movimentazione da banche, Poste ed intermediari finanziari e, assieme al Redditometro, ha dunque un mezzo per il contrasto all'evasione fiscale teoricamente molto forte. Come può un cittadino onesto evitare di avere problemi?

Considerate innanzi tutto che, per quel che riguarda conti correnti (postali e bancari), Bancomat e carte di credito, all’Agenzia delle Entrate arriveranno i dati relativi a i pagamenti, gli addebiti diretti in conto, gli utilizzi delle carte di credito o gli eventuali prelevamenti in contanti. Se le uscite dovessero superare le entrate di oltre il 20%, o meglio le spese che sostenete risultano essere superiori del 20% (cifra indicativa ma fornita dalla stessa Agenzia) rispetto a quanto dichiarato nella dichiarazione dei redditi, allora la possibilità di controlli fiscali è molto alta (così dicono le autorità).

Nel caso il Fisco si faccia sentire, molto utile sarebbe l’aver a disposizione la documentazione relativa al conto o alla carta (saldi, estratti conto ecc…) così che eventuali incongruenze o dubbi possano venire immediatamente fugati.

Ormai i pagamenti in contante di una certa entità sono molto mal visti dalle autorità fiscali [cfr la guida Pagamenti e incasso assegni in contanti oltre i 3000 euro]: se ricevete o fate prestiti o donazioni, oppure fate o ricevete dei pagamenti per dei lavori, degli acquisti o quant’altro, in specie se continui nel tempo, fatelo tramite forme di pagamento tracciabili (assegni, bonifici).

quali controlli sul conto corrente
Come funziona e cosa controlla lo Spesometro-Redditometro? Quali dati riceve l'Agenzia delle Entrate - La funzione dello Spesometro, o Redditometro che dir si voglia, è, oltre che di controllo del Fisco contro l'evasione fiscale, anche di deterrente: sapere che certi acquisti importanti oltre la soglia di 3600 euro verranno monitorati dall'Agenzia delle Entrate per valutare la congruità di quanto segnato nella dichiarazione dei redditi ed il tenore di vita, porterà i furbetti a comportamenti più corretti? La versione attuale è un aggiornamento di quella del 2010 che monitorava le spese dai 25mila euro in su, mentre ora si è scesi alla soglia di 3600 euro.

Conti correnti, bancomat e carte di credito: le banche e Poste Italiane devono inviare all'Agenzia delle Entrate i dati relativi a quanto speso, alle entrate e alle uscite dei propri clienti ecc... Però il Fisco non vedrà i soldi solo nel momento del consumo ma anche monitorerà il formarsi dei risparmi.

Per i controlli spesometro-dichiarazione dei redditi l'Agenzia delle Entrate avrà a disposizione i dati relativi ad acquisti di beni e servizi quali:
  • mobili ed elettrodomestici
  • viaggi e vacanze
  • automobili, moto e mezzi a motore in genere
  • abbigliamento e accessori
  • iscrizioni a circoli sportivi, club, associazioni varie
  • gioielli, opere d'arte
Controlli anche sulle aziende: infatti con lo Spesometro, ovvero coi dati relativi agli acquisti e da quelli delle banche con le quali hanno rapporti commerciali, saranno monitorati ancor di più anche i commercianti, i professionisti, le imprese.

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