Cambio intestazione delle bollette: come si fa la voltura, che costi ha
Quando si deve cambiare l’intestatario delle bollette, ovvero a chi sono registrati i contratti di fornitura gas, luce e acqua, ci si deve muovere per tempo per non rimanere senza tali servizi: si tratta comunque di una procedura abbastanza veloce e comunque facile. Vi ricordiamo inoltre che adesso il canone tv si paga nella bolletta dell'elettricità, quindi in caso l'utenza elettrica e residenza abbiano diversa intestazione cambiano le modalità di pagamento: nell'articolo Canone tv in bolletta, casi particolari tutte le indicazioni.Come prima cosa occorre contattare i fornitori: trovate il numero del servizio clienti sui loro siti o sulle bollette); poi arriva a casa la documentazione che si deve compilare: assieme alla domanda di voltura, se appunto i precedenti abitanti/proprietari non hanno provveduto a comunicare la volontà di recedere dal contratto ci sarà anche da inviare in allegato dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
Ci vogliono la fotocopia di un documento d’identità valido, l’autocertificazione di residenza anagrafica (nel caso siate residenti nell’abitazione da allacciare), la lettura dei contatori, e se volete anche le coordinate del conto bancario o della carta di credito se volete attivare la domiciliazione delle bollette.
Quanto costa la voltura delle bollette? Cambiare l’intestazione delle forniture luce, acqua e gas ha delle spese abbastanza contenute che vengono addebitate sulla prima bolletta.: 26,98€ per oneri amministrativi, contributo fisso di 23€, l’imposta di bollo (14,62 €) sul nuovo contratto per chi è in regime di maggior tutela, mentre per chi ha scelto il mercato libero dell’energia c’è un contributo fisso di 26,98€ per oneri amministrativi, un addebito dei costi per la prestazione commerciale, l’imposta di bollo di 14,62 €.
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