09 gennaio 2013

Mutui casa agevolati a Trento, Imola e Lecco

Il mutuo per acquisto casa è sempre più un miraggio in Italia, lo dicono tutte le statistiche di questi ultimi anni di crisi: ecco quindi che segnalare ogni iniziativa di sostegno alle famiglie che vogliono comprare un’ abitazione merita di essere segnalata; vediamo dunque i fondi per i mutui istituiti dalla Provincia di Trento, dalla Banca di Imola e dalla Cassa di Risparmio di Ravenna, dalla Banca di Credito Cooperativo di Alzate Brianza.

Ogni sostegno per chi ha o vorrebbe domandare un mutuo acquisto casa è sempre una notizia che merita diffusione: oltre a quelle sopra citate che presentiamo in questo articolo, possono interessarvi anche Mutui per giovani coppie in Lombardia, Fondo di garanzia per mutui ai giovani, Agevolazioni mutui per giovani e famiglie in difficoltà.

Fondo di garanzia mutui della Provincia di Trento
Si tratta di un fono da ben 10 milioni di euro per far accedere 200 famiglie del territorio provinciale, ovviamente che abbiano un reddito basso e che per l’ acquisto rispettino alcuni parametri fondamentali, alla domanda di mutuo  per acquistare casa o ristrutturarla. Saranno comunque le banche convenzionate ad erogare il mutuo.
Accordo per i mutui tra Banca di Imola e Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
Si tratta sempre di una iniziativa per permettere alle famiglie di accedere ad un mutuo casa: si è creato un fondo da 5 milioni di euro per la creazioni di mutui a tasso agevolato da concedere a famiglie con basso reddito; per i primi cinque anni del piano di ammortamento del mutuo sarà là Cassa di Risparmio di Ravenna ad accollarsi parte della quota interessi della rata.

Accordo per mutui 100% tra Ance e Banca di Credito Cooperativo di Alzate Brianza
L’ Associazione Nazionale Costruttori Edili ha stipulato un atto con la banca affinchè si dia accesso al mutuo acquisto casa per comprare abitazioni nella zona di Lecco che siano costruite da imprese costruttrici facenti parte dell’ associazione: saranno mutui al 100% del valore immobiliare, ma occorre che l’impresa costruttrice effettui un deposito fruttifero pari al 20% dell’importo del mutuo.
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