01 agosto 2012

Fine del segreto bancario: tutti i movimenti dentro e fuori dal conto corrente saranno comunicati al Fisco

Tra le norme dell’ ormai famoso Decreto Salva Italia approvato dal Governo Monti a dicembre 2011, poi convertito in legge n.214/2011, ce ne sono alcune che stanno cambiando le abitudini degli italiani, come ad esempio quella relativa al divieto di pagamenti in contanti oltre i 1000€, ora possibili in pratica solo con bonifici, carte di credito, assegni non trasferibili (e ovviamente a rate: ogni rata si configura come un pagamento). 

Ma tra quelle che più fanno discutere vi è quella che praticamente segna la fine del segreto bancario: ormai ci siamo, in questi giorni stanno girando le circolari dell’ Agenzia delle Entrate e dell’ Anagrafe Tributaria per informare banche, Poste, associazioni di categoria, sulle modalità e le tempistiche per informare il Fisco dei movimenti bancari degli italiani, sia per quel che riguarda quelli relativi al conto corrente che quelli fuori dal conto.

Infatti con l’ intento di contrastare l’ evasione fiscale ed il riciclaggio di denaro, le nuove norme in merito stabiliscono che gli intermediari finanziari, quindi banche, Poste, fiduciarie, assicurazioni, comunichino all’ Anagrafe Tributaria, entro il 31 marzo di ogni anno, le movimentazioni dei propri clienti, dentro e fuori dai conti correnti, dell’ anno precedente (per il 2011 il termine è il 31 ottobre 2012): da ora in poi una copia dell’ estratto conto dovrà essere inviata al Fisco, così come dovranno essere comunicati altri dati, come dice la nota inviata alle associazioni di categoria del mondo finanziario, tra cui Abi, Afin, Aibe, Aifi, Aiip, Ania, Assifact, Assilla, Assofiduciaria, Assogestioni, Assoholding, Assosim, Federascomfidi, Federconfidi e Poste Italiane spa:
 “Nelle more dell’adeguamento alle prescrizioni del Garante del provvedimento di prossima emanazionerestano confermati i dati e le informazioni oggetto di trasmissione all’Anagrafe tributaria”, ossia gli importi delle movimentazioni nei conti e di tutte le operazioni fuori conto (si veda cambio valuta estera, cambio assegni, richieste di bonifici per contanti) ad esclusione dei pagamenti con bollettini di conto corrente postale inferiori ai 1500 euro.
Come dire, la fine di un epoca...