03 agosto 2012

Polizze assicurative sui mutui: l' Isvap prosegue nella sua battaglia

La battaglia tra l’ Isvap e le banche in merito alla questione delle polizze assicurative dei mutui continua senza sosta: ultima notizia di questo tormentone ormai biennale è che entro due mesi le compagnie dovranno riferire sui contratti adottati dopo il divieto per le banche di essere insieme beneficiari e intermediari dei contratti.

 La querelle “polizze e mutui” va avanti da due anni in quanto le leggi, i decreti, le sentenze del Tar, cercano di mettere un po’ di ordine ad un settore che mai è stato bene regolamentato e che ha creato un volume di premi superiore ai due miliardi e mezzo di euro all’ anno: l’ 80% di tale volume è in mano alle banche, le commissioni medie sono del 44% ma ci sono anche punte fino all’ 80%. 
La notizia recente, proprio di questi giorni di inizio agosto, è che l’ Isvap ha mandato alle compagnie di assicurazione una lettera dal titolo “Indagine sulle polizze connesse a mutui e altri finanziamenti”: il contenuto è, in sintesi, che le compagnie devono dare alla stessa Isvap informazioni e dati per la verifica dell’ applicazione dell’ articolo 48 del Regolamento numero 5/2006 entro 60 giorni.

Cosa dice tale articolo che tanto preoccupa le banche che propongono polizze di assicurazione sui mutui ai propri clienti? Dice che è vietato di assumere contemporaneamente la qualifica di beneficiario/vincolatario delle prestazioni assicurative e quella di intermediario del relativo contratto.

Dunque le compagnie di assicurazione dovranno informare l’ Isvap in merito agli accordi stipulati coi loro intermediari prima e dopo il 2 aprile 2012, specificando che tipo di polizza è stata offerta e se tale copertura è stata resa obbligatoria allo scopo di erogare il mutuo da parte della banca; inoltre dovranno specificare chi sia effettivamente il vincolatario/beneficiario della prestazione e chi l’intermediario, oltre all’ aliquota media provvigionale riconosciuta.

Dunque l’ Isvap porta avanti il suo progetto di chiudere una volta per tutte il conflitto nato proprio dal fatto che le banche proponevano polizze sul rimborso dei finanziamenti concessi ai clienti il cui premio veniva pagato alla compagnia assicurativa proprio dai clienti, ma di cui esse stesse erano beneficiarie.

Infine, informiamo che l’ Isvap diverrà Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) e sarà un organo in capo alla Banca d’ Italia, senza però fondersi con la Covip, come precedentemente detto (cfr: ): questa l’ ultima novità della “spending review”.