Dal 1 gennaio 2016 sarà valido il meccanismo di salvataggio bancario del bail-in al posto del bail-out, il quale prevede siano gli Stati a mettere i soldi per aiutare le banche ad evitare il fallimento. Un meccanismo storico che, alla luce della crisi degli ultimi anni, ha mostrato la sua debolezza: in pratica si salva una banca con le tasse pagate da tutti i cittadini e nei casi di crisi finanziarie come quella del periodo 2008-12 mette in difficoltà anche i conti pubblici. La famosa crisi del debito (rapporto debito/Pil dell'Eurozona salito all'80% medio, con picchi elevatissimi in Italia e Spagna, Portogallo come sappiamo) infatti ha tra le sue cause anche i salvataggi attuati per impedire il collasso del sistema bancario europeo, che mostrò quasi improvvisamente le sue magagne nascoste e pagate da tutti i cittadini tramite l'aumento dei tassi.

In Italia la direttiva europea sul bail-in per i salvataggi bancari è stata recepita con un decreto approvato dal governo Renzi il 10 settembre, ancora al vaglio del Parlamento e che necessita di alcune limature per quel che riguarda la trasparenza, come detto da Giuseppe Vegas, presidente della Consob. Ma non c'è molto da girarci intorno perchè le norme europee sono abbastanza chiare.
In caso sia necessario un piano di salvataggio bancario queste sono le figure chiamate a metterci i soldi:
- azionisti che hanno Titoli della banca in questione nel portafoglio
- chi detiene obbligazioni subordinate (le più rischiose)
- chi detiene obbligazioni senior
- correntisti (conto corrente o conto deposito)
Invitandovi alla lettura dell'articolo Come funziona il bail-in nel quale spieghiamo la procedura tecnica del salvataggio bancario, precisiamo che:
- il prelievo forzoso sui conti è solo per le somme da 100.000€ in su, se il conto corrente o deposito non supera tale limite non può essere toccato
- fino a 100.000€ si è protetti dal fallimento bancario grazie al Fondo di Tutela dei Depositi Interbancari
- come spiegato nella guida al conto corrente cointestato, il limite di 100.000€ vale per ogni intestatario: nel caso di un conto cointestato per esempio tra marito e moglie o tra soci, l'assicurazione copre fino a 200mila euro
- il bail-in non può assolutamente toccare gli investimenti che il cliente ha nel deposito titoli in quanto la banca in difficoltà finanziarie offre solo la funzione di custodia (a meno che non si tratti di azioni o obbligazioni di una banca che richiede la procedura di salvataggio)
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