17 ottobre 2012

Tassi di interesse per mutui, prestiti, depositi: i numeri aggiornati dell' Abi

Vediamo alcuni numeri aggiornati ad oggi sui tassi di interesse attivi e passivi per mutui, prestiti, depositi, obbligazioni, sulle loro richieste da parte degli italiani (consumatori, autonomi o professionisti), per un quadro sulla situazione finanziaria in questi ultimi mesi del 2012.

L’ Abi, il “sindacato” delle banche, in seguito alla riunione del suo comitato esecutivo ha diffuso il suo periodico rapporto in merito alla situazione dei mutui e prestiti che le sua banche affiliate erogano agli italiani, nonché dei conti depositi e delle obbligazioni: per quel riguarda i tassi di interesse medi, vi è una flessione di 172 punti base, ovvero dell’ 1,72%, con un -3% rispetto ad agosto e -0,43% rispetto a settembre 2011; si tratta del minimo storico per tale differenziale (ovviamente a vantaggio dei tassi di interesse passivi, cioè quelli che il cliente deve pagare per ciò che chiede alla banca, mentre gli attivi sono quelli che la banca deve pagare al cliente per ciò che egli deposita, apre, detiene o risparmia presso di essa). Diminuiscono ancora gli impieghi (-1,3% contro -0,4% di agosto) mentre la raccolta risulta in lieve recupero, e il tasso di remunerazione in assestamento all'1,28% contro l'1,25% di agosto.

Più nel dettaglio, l’ ABI nel suo rapporto spiega che il differenziale tra tasso medio attivo e quello sulla raccolta e pari a 1,79%, come ad agosto e minore del 2,08% di settembre 2011: ma il differenziale registrato è comunque dovuto ad un valore del 3,89% del tasso medio attivo e del 2,10% del costo medio della raccolta (la crescita annua della raccolta e dello 0,6%, a fine agosto -0,2%). La raccolta ammonta a 1.729,5 miliardi di euro e nel corso dell’ ultimo anno lo stock è aumentato di 10 miliardi.

Per quel che riguarda invece i depositi nello specifico, si ha il valore più alto da marzo 2010 con un  tasso di interesse medio del 4,7%, mentre le obbligazioni registrano una discesa del -6,8%.

Operazioni pronto termine: a settembre il tasso è in sostanza fermo, da 3,11% a 3,10%, invece il rendimento per le obbligazioni bancarie passa dal 3,34% al 3,33%, quindi anch’ esso sostanzialmente invariato; il tasso medio si è quindi collocato al 2,10% come nel mese di agosto.

Passiamo ora alla “quantità” di finanziamenti erogato dalle banche a privati consumatori e imprese: a settembre si ha un totale di poco meno di 1500 miliardi, per  una variazione annua del -2,6%, con un -1,8% rispetto ad agosto; risultano meno prestiti concessi alle imprese, mentre si ha un +1% per quel che riguarda i mutui immobiliari. I tassi di interesse sui prestiti sono in discesa: un tasso medio ponderato sul totale dei prestiti del 3,82%, 3 punti base al di sotto del valore del mese precedente e 27 basis points al di sotto del valore di settembre 2011.
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