Quali effetti avrà il taglio del costo del denaro, cioè il tasso di interesse BCE, sui rendimenti di conti deposito, Bot, Btp, Cct, buoni postali, obbligazioni, tra i principali prodotti per il risparmio e l'investimento?
La Banca Centrale Europea diretta da Mario Draghi ha ridotto il costo del denaro dallo 0,25% allo 0,15% giovedì 5 giugno 2014 (cfr l'approfondimento Tassi di interesse BCE al minimo storico, perchè e cosa accadrà): vediamo dunque quali saranno le conseguenze sui tassi di interesse dei più diffusi prodotti per il risparmio, ovvero i conti deposito, i Titoli di Stato, le obbligazioni bancarie, i buoni fruttiferi postali [AGGIORNAMENTO 4 SETTEMBRE: i concetti espressi in questo articolo sono ancora pienamente validi perchè c'è stata una nuova riduzione dei tassi di interesse europei --> La BCE Taglia il Costo del Denaro: gli Effetti su Mutui, Prestiti, Conti Deposito e Investimenti Vari.].
Per quel che riguarda i prodotti già acquistati non cambia nulla, in particola modo conti deposito, Titoli di Stato, la maggior parte dei buoni fruttiferi postali, perchè hanno un tasso determinato al momento dell'acquisto.
Ma ci sono tipologie di buoni postali e di obbligazioni bancarie che hanno una quota dei rendimenti variabile: alcune sono ancorate agli andamenti delle varie Borse e questa riduzione del costo del denaro dovrebbe dare qualche vantaggio, nel senso che essendo stata fatta per dare stabilità e impulso all'economia, almeno teoricamente è un fattore positivo.
Invece ci sono altri prodotti, come ad esempio alcune obbligazioni bancarie, legate ad indici come l'Euribor, direttamente influenzati dal tasso BCE. Facile intuire che in questi casi è probabile una riduzione dei rendimenti.
Le prossime aste dei Titoli di Stato italiani daranno interessi più bassi, sia per i Bot che per i Btp.
Qui --> Interessi mutui e costo del denaro --> Erogazione prestiti e costo del denaroPer quel che riguarda i conti deposito segnaliamo che già da almeno un anno abbondante hanno gli interessi in continua -ma lieve- flessione anche per via del bassissimo livello del costo del denaro (e della più tranquilla situazione finanziaria europea), quindi anche l'attuale riduzione porterà a prossimi ridimensionamenti degli interessi offerti.
Ma in ogni caso i conti deposito sono meglio dei Titoli di Stato e altri investimenti a basso rischio, cioè quelli più adatti alle famiglie; una riduzione di 10 punti base dei rendimenti equivale ad un abbassamento di 10 euro all'anno di guadagno su 10mila euro investiti.
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